FRACTAL
concorso di progettazione Cusano Milanino - provincia Milano
anno: 2008
stato: concorso

Il disegno che abbiamo tracciato immaginando l’area di progetto come uno ‘spazio vuoto’, rappresenta lo spirito di questo approccio informale, divertito ed emozionale.
Si tratta di un’immagine pittorica libera, che si sovrascrive gioiosamente sulle rigide logiche dell’analisi urbana, rifiutando in un primo approccio creativo, di confrontarsi con esse.

In questo modo abbiamo inseguito l’obiettivo di costituire un primo elemento di forte compattezza e riconoscibilità, in grado di superare la frammentarietà derivante da una semplice sommatoria di singoli episodi progettuali.

Il passo successivo è stato quello di immaginare una maglia ortogonale all’asse del viale; una griglia ordinata che scandisce lo spazio e determina gli assi lungo i quali costruire arredi e allestimenti. Dal mix (giudicate voi se riuscito…) tra questi 2 elementi si compone la sintesi formale che rappresenta l’idea su cui abbiamo costruito il nostro progetto di riqualificazione urbana.

La scelta dei materiali da utilizzare discende principalmente da riflessioni di tipo economico: il budget totale a disposizione (2milioni di euro) diviso per l’area da realizzare (27mila mq) determina infatti una risorsa di ~ 75 euro/mq. Con questa cifra a disposizione, e non volendo rinunciare a soluzioni innovative e di qualità, diviene fondamentale operare una scelta drastica sui materiali da impiegare per le pavimentazioni, optando per soluzioni semplici e materiali considerati ‘poveri’. Pensiamo infatti che la qualità complessiva dell’intervento non derivi principalmente dall’utilizzo di materiali ‘pregiati’ e costosi, quanto dal disegno degli stessi, dalla logica formale che sottende il progetto stimolando curiosità e scoperta.

In sintesi i materiali utilizzati per le pavimentazioni sono i seguenti:

1. Calcestruzzo architettonico che caratterizza le fasce del disegno principale. Questo materiale, gettato in opera, consente di realizzare agevolmente forme dalla geometria libera; utilizzando inerti naturali, inoltre, trova una perfetta armonizzazione con i colori del paesaggio urbano.

2. Cor Ten per i binderi perpendicolari alla strada. L’acciaio così trattato presenta un insolito effetto estetico: la tonalità cromatica intensa e cangiante della sua superficie appare calda e naturale, enfatizzata dalla ruggine. Il suo caratteristico aspetto è dato dal processo di ossidazione che, invece di continuare fino a corrodere il metallo, si arresta formando una patina protettiva che resta invariata nel tempo.

3. Lastre in cemento a superficie texturizzata. Si tratta di una tecnica di pavimentazione ormai consolidata, che utilizzando un materiale di uso corrente, ne rende possibile la personalizzazione attraverso il trattamento superficiale, raggiungendo un effetto estetico analogo a quello dello ‘scopato’ a mano.

4. Pavimentazione stabilizzante naturale. Questo materiale caratterizza le zone che privilegiano i luoghi di sosta e di relazione lungo le aree pedonali. Poco utilizzato in Italia, se non per la realizzazione di piste ciclabili e ‘strade bianche’, è in realtà un materiale perfettamente drenante e stabile nel tempo, semplice ed elegante, ideale per definire luoghi ‘speciali’ della città.

Tutti i cordoli delle aiuole che contengono gli alberi esistenti, nonché quelli che definiscono il confine tra i vari ‘campi’ di pavimentazione, sono realizzati mediante sottili profilati in cor-ten.
Tutti gli elementi di arredo si impostano sulla maglia ortogonale, con passo di 10 m, che scandisce l’intera area di progetto con orientamento nord-sud.

Le panchine, che lungo il viale sono semplici ‘rialzi’ disposti ortogonalmente alla strada, nelle piazze si allungano come piccole quinte, a scandire lo spazio ‘aperto’.

Sempre con l’intento di costituire delle quinte scenografiche e di stimolare forme variegate di percezione del paesaggio urbano, sono stati inseriti quattro ‘oggetti’ architettonici che punteggiano le piazze. Da un punto di vista funzionale si tratta di semplici pensiline attrezzate e contengono i collegamenti verticali per i parcheggi interrati, ma il loro scopo principale è di tipo espressivo, costituendo dei volumi che continuano nella dimensione spaziale la maglia tracciata a terra dai binderi di cor-ten. I materiali e le tecniche impiegate (strutture in acciaio tirantate, rivestimenti a secco in rame, volumi vetrati, diaframmi in doghe di legno e lamiere microforate) suggeriscono un’idea di architettura di grande leggerezza, innovazione, semplicità. Le coperture sono realizzate interamente con pannelli dotati di cellule fotovoltaiche per la produzione di energia elettrica.

Per quanto riguarda l’illuminazione abbiamo optato per dei semplici lampioncini stradali che svolgono con eleganza e semplicità la funzione a cui sono delegati, preferendo impegare alcune risorse per le seguenti soluzioni scenografiche:

a. una striscia luminosa continua segue a terra le fasce sinuose del disegno principale, palesandolo in modo sorprendente durante le ore serali, laddove invece di giorno non è che un semplice cambio di materiali;

b. 2 ‘solar tree’ (lampioni solari), sono stati inseriti come elementi simbolici a costituire curiosi ‘focus’ percettivi all’interno del progetto. Si tratta di elementi tecnologici ispirati a divertenti forme ‘organiciste’, che suggeriscono criteri di innovazione e sostenibilità attraverso l’autoproduzione dell’energia necessaria al funzionamento. Si tratta di un interessante prototipo presentato recentemente in Italia da una nota azienda di illuminotecnica.
Sempre con intento scenografico sono stati inseriti nelle pavimentazioni alcuni ugelli che, con un sistema di faretti dedicati, pendenze e caditoie per la raccolta dell’acqua, consente l’attivazione di ‘fontane fantasma’.